Dom 10/11 2024 21:00

DELIRIO A DUE

DELIRIO A DUE
Spettacolo Teatrale
Teatro Comunale di Ovada

Siamo spiacenti nel comunicare che lo spettacolo “DELIRIO A DUE” in programma alle 21 di Domenica 10 Novembre al Teatro Dino Crocco di Ovada è stato rinviato a causa del protrarsi dell’indisposizione dell’attore Corrado Nuzzo, pertanto la produzione Agidi – Nido Di Ragno e Fondazione Piemonte Dal Vivo sono costrette a cancellare le prossime date della tournée dello spettacolo.

Le repliche verranno recuperate non appena le condizioni di salute dell’attore lo consentiranno.

I biglietti precedentemente acquistati rimangono validi per la nuova data che verrà comunicata quanto prima insieme alle modalità per richiedere il rimborso dei biglietti qualora non vi fosse la possibilità di partecipare all’evento riprogrammato.

Per informazioni sulle repliche annullate e recuperi, vi invitiamo a consultare il sito e le pagine social del teatro.

 

Le date annullate sono:

7 novembre | CARATE BRIANZA (MB) | Cine Teatro L’Agorà

8 novembre | OLEGGIO (NO) | Teatro Civico

9 novembre | CIRIÈ (TO) | Teatro Magnetti

10 novembre | OVADA (AL) | Teatro Comunale Dino Crocco

 

 

 

Tra le voci radiofoniche più popolari, lanciati dalla Gialappa’s e poi nel cast fisso di Zelig, coppia di ferro anche nella vita, Corrado Nuzzo e Maria Di Biase, la sera di domenica 10 dicembre, portano sul palco del teatro Dino Crocco un classico della letteratura, “Delirio a Due”, di Eugène Ionesco, che a voler guardare, bene si presta alla loro vena comica stralunata, fatta di scaramucce e bisticci di coppia. 

Piccolo capolavoro del Teatro dell’Assurdo, “Delirio a due” è un irresistibile scherzo teatrale tipico del miglior Ionesco, dove la cornice comica e beffarda e il funambolismo verbale fanno comunque trasparire una società che affoga nella tragedia quotidiana e nella sconcertante gratuità dei comportamenti, e dove il linguaggio, invece di essere strumento di comunicazione, è un ostacolo che allontana e divide. Nella commedia domina il paradosso e il grottesco e la perenne, futile, incessante lite tra Lui e Lei, ridicole marionette umane imprigionate nella ragnatela di un ménage familiare annoiato e ripetitivo.

L’amaro paradosso del testo è tutto lì: i due sono talmente presi dal loro litigio, dalla loro assurda disputa zoologica sulla appartenenza o meno di chiocciole e tartarughe alla stessa specie, da non accorgersi che appena al di là delle mura di casa infuria la guerra, in un escalation che va dalle esplosioni ai morti per strada, dai proiettili e le granate che gli piombano in casa, fino alle teste mozzate degli sconfitti che alla fine cadono loro addosso dal soffitto sventrato. Una perfetta, amara metafora dell’oggi, dove riso e sorriso evidenziano ancor più la banalità quotidiana, il conformismo, le paure di una società inaridita e patologicamente insoddisfatta di sé.