Gio 01/12 2022 21:00

INFERNO

Coreografia, regia, progetto video Roberto Castello in collaborazione con Alessandra Moretti
INFERNO
Danza contemporanea
Teatro Comunale di Ovada

Coreografia, regia, progetto video Roberto Castello in collaborazione con Alessandra Moretti
Danza Martina Auddino, Erica Bravini, Riccardo De Simone, Susannah Iheme, Michael Incarbone, Alessandra Moretti, Giselda Ranieri
Musica Marco Zanotti in collaborazione con Andrea Taravelli
Produzione ALDES

Terzo appuntamento al Teatro Comunale di Ovada Giovedì 1 Dicembre, con il nuovo lavoro del pluripremiato danzatore e coreografo, Roberto Castello, realizzato nell’ambito della rassegna di danza diffusa We Speak Dance ideata da Piemonte dal Vivo con i grandi nomi della scena nazionale e internazionale, per valorizzare il linguaggio universale della danza e per portare nei teatri il meglio dell’arte coreutica.

Nella tragedia in forma di commedia ballata “Inferno”, l’autore prende spunto dal capolavoro dantesco per riflettere sull’invadenza dell’ego. Ciascuna scena affronta, cita, smonta uno stile, una temperie della danza e persino del ballo: dal balletto classico al teatro-danza più storicamente determinato di Carlson e Bausch, al balletto televisivo, alla disco music, al rockabilly al “latinoamericano”.

L’inferno nella cultura occidentale è il luogo dell’immaginario che più di ogni altro ha offerto spunti a predicatori, illustratori, pittori, scultori, narratori, registi e musicisti. È il luogo dell’espiazione delle colpe morali e materiali in cui i malvagi vengono puniti e il bene trionfa sul male. È il luogo del sovvertimento e del caos nella cui rappresentazione tutto può coesistere. Ma sarebbe poco credibile oggi una rappresentazione del male come regno di un diavolo sulfureo munito di coda, corna e forcone. L’Inferno è qui, e assomiglia molto al Paradiso. Luogo dell’espiazione delle colpe morali e materiali in cui i malvagi vengono puniti e il bene trionfa sul male, è ciò che spinge a fare ogni sforzo per apparire ogni momento più bravi, più giusti, più belli, più forti, più attraenti, più responsabili, più umili, più intelligenti, che spinge a competere per ottenere gratificazioni morali, sociali, economiche, affettive.

 

«Un lavoro solare, divertente, giocoso, ma che si chiama Inferno. E che non vede la sua genesi legata alle celebrazioni per il 700º anniversario della morte di Dante».

Roberto Castello

 

Premio UBU nel 1986, nel 2003 e nel 2018 (“Il Cortile” / “Il migliore dei mondi possibili” / progetto ALDES), Roberto Castello (1960), danzatore, coreografo ed insegnante torinese naturalizzato in Toscana, è tra coloro che hanno fondato la danza contemporanea in Italia. Nei primi anni ‘80 danza a Venezia nel “Teatro e danza La Fenice di Carolyn Carlson”, dove realizza le sue prime coreografie. Si è sempre battuto per il riconoscimento della danza contemporanea e per un sistema dello spettacolo equo, efficiente e sostenibile. Castello produce e promuove opere di sperimentazione coreografica con particolare attenzione alle forme di confine fra danza e arti visive, danza e nuove tecnologie, danza e teatro, realizzando spettacoli, video, installazioni, performance e manifestazioni che hanno come oggetto il corpo, il movimento e la loro rappresentazione. Durante la sua carriera, collabora, tra gli altri, con Peter Greenaway, Eugène Durif, Rai3 / Fabio Fazio e Roberto Saviano, Studio Azzurro.

La stagione teatrale 2022/23 del Teatro comunale Dino Crocco di Ovada è organizzata da Associazione Culturale Hiroshima Mon Amour in collaborazione con Piemonte dal Vivo.